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Treni fermi e pochi bus sostitutivi: "rivolta" dei pendolari di Trenord, arrivano i carabinieri

La rivolta alle 23.30 di giovedì sera. La linea era bloccata per un uomo travolto a Gaggiano

Per più di sessanta minuti sono rimasti a piedi senza sapere come risolvere il problema. Per oltre un'ora hanno protestato in piazza chiedendo risposte e, soprattutto, un modo per tornare a casa. Poi, quando l'orologio segnava ormai le 00.40, il loro incubo è finito. 

Rivolta dei pendolari Trenord giovedì sera nel piazzale della stazione di Porta Genova. Tutto è iniziato verso le 20.30, quando un uomo è stato travolto e ucciso da un regionale tra le stazioni di Gaggiano e Trezzano sul Naviglio, sulla linea Milano-Mortara. 

A quel punto Trenord non ha potuto far altro che sospendere la circolazione sulla direttrice e "allertare" gli autobus sostitutivi. Alle 23.30, però, in Porta Genova - stando a quanto appreso - di pullman ce n'erano soltanto due, evidentemente troppo pochi per tutti i pendolari rimasti a piedi.

Così, più di cento persone hanno deciso di bloccare anche quei due mezzi e ne è scaturito qualche momento di tensione, tanto che sono dovute intervenire quattro pattuglie di carabinieri. 

La situazione si poi è risolta un'ora dopo, quando la circolazione sulla tratta ferroviaria è ripresa e i viaggiatori sono saliti a bordo del treno che li ha finalmente riportati a casa. 

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